venerdì 11 marzo 2011

League One



Scendiamo di un tier nel sistema calcistico inglese e diamo uno sguardo a cosa sta succedendo in League One, dove in testa vanno ormai a braccetto da più di un mese Brighton & Hove Albion e Bournemouth. La squadra di Poyet (68 punti) è un’autentica schiacciasassi e quest’anno, dopo l’anonima stagione passata, sta lasciando briciole ai propri avversari. Le Seagulls hanno raggiunto il primo posto nel mese di ottobre, e da quel momento in poi non l’hanno più mollato. Ora, a +7 dal Bournemouth e +8 dal terzo posto, la promozione diretta è più di una speranza, tanto più che la differenza reti è quella tipica di chi sta dominando la propria categoria (+36, col Man Utd che in Premier League è a +33 e il QPR in Championship a +35).
Con una squadra multietnica e un allenatore alla sua prima esperienza da manager, il Brighton si sta togliendo parecchie soddisfazioni e punta a riportare nella stagione 2010-2011 una squadra del Sussex (regione senza grande tradizione calcistica) in Football League.
Sempre il 2010-2011 sarà l’anno dell’inaugurazione del nuovo impianto, il Falmer Stadium, che sostituirà l’imbarazzante Withdean, uno degli stati più brutti e meno british d’Inghilterra. Perfect timing …



Il Bournemouth con 61 punti si è ormai stabilmente accomodato al secondo posto e, anche se le inseguitrici sono tante e agguerrite, le Cherries puntano comunque a un clamoroso double up dopo la promozione diretta ottenuta lo scorso anno dalla League Two. La squadra di Bradbury non può vantare i numeri di un attacco come quello del Brighton (quasi 30 gol per la coppia Murray-Barnes): basti pensare che i suoi due top scorers, Pugh e McQuoid, sono in pratica due centrocampisti. Eppure i risultati col tempo sono arrivati e, complice una difesa ben registrata, il Bournemouth si è imposto come realtà solida, organizzata e capace di centrare la promozione diretta.




Quest'ultima avverrebbe ai danni del nutrito gruppetto di inseguitrici, dove troviamo nell'ordine Huddersfield (60 punti), Peterborough (59), Southampton e Milton Keynes Dons (58).
Per motivi diversi, ognuna di queste squadre ha forti motivazioni e mezzi per ambire alla promozione.
I Terriers sono quelli che più hanno dato fastidio alle prime due delle classe, occupando a vari intervalli anche la seconda posizione. In FA Cup hanno spaventato e non poco l'Arsenal di Wenger e l'anno scorso la loro corsa si è fermata soltanto ai playoff. C'è da scommetere che anche quest'anno saranno in lotta fino all'ultimo, magari addirittura per la promozione diretta.
Il Peterborough era chiamato al riscatto dopo la rovinosa stagione precedente con annessa retrocessione. I Posh quest'anno esagerano in attacco (76 reti!) ma in difesa non hanno ancora trovato l'equilibrio necessario.
Dietro di loro, Southampton e MK Dons.
A St. Mary's una seconda stagione senza neanche i playoff non sarebbe tollerata. E la beffa è che a pochi chilometri di distanza da Southampton goisce il Bournemouth, con possibilità economiche decisamente inferiori e una crisi societaria/finanziaria appena messa alle spalle.




Infine il Milton Keynes Dons, in piena risalita con tre vittorie consecutive e il morale alle stelle. I Dons (da tenere concettualmente ben separati dal Wimbledon, altrimenti i tifosi si arrabbiano...) in casa hanno finora sempre battuto chi li precede, e il distacco dal Leyton Orient (ottavo) li mette abbastanza al sicuro da brutte sorprese: almeno i playoff dovrebbero giocarseli.
Dietro le prime sei, il vuoto: peccato perchè gli O's giocano bene e quest'anno, grazie anche al replay di FA Cup guadagnato contro l'Arsenal, si sono attirati le simpatie di molti.


In generale, è una League One ricca di storia e di qualità (pensate soltanto a Sheffield Wednesday e Charlton che non riescono comunque a trovare spazio fra le prime 6), ma, appunto, anche di delusioni.
Forse la più cocente è quella stanno vivendo i tifosi dello Swindon, che l'anno scorso ha sfiorato la promozione tramite playoff e che ora giace all'ultimo posto della lega (32 punti). Un declino era prevedibile, considerata la perdita dei due gioielli in attacco Austin e soprattutto Paynter (passato al Leeds), ma non di queste proporzioni.
Chi invece comincia a credere nella salvezza, nonostante i 10 punti di penalizzazione e i guai finanziari è il Plymouth Argyle. I Pilgrims hanno infilato la terza vittoria consecutiva e hanno messo nel mirino, per il momento, Bristol Rovers e Walsall. I punti sono gli stessi dello Swindon ultimo (32) ma il morale è decisamente diverso e la salvezza è a soli 3 punti.


Per ora è tutto, presto andremo a vedere anche cosa succede un gradino più sotto ...


2 commenti:

  1. Si....la pista di atletica in uno stadio inglese e' davvero agghiacciante!!!!

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  2. stadio all'italiana! cmq per questioni di cuore!! c'mon Rovers c'mon Blues!!!!

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